martedì 24 gennaio 2017

Recensione: Marina di Carlos Ruiz Zafon

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi voglio parlare di un autore che conosco bene, ma che non ho ancora avuto modo di parlare qui nel blog. Sto parlando di Carlos Ruiz Zafon, uno scrittore da uno stile particolare che mi ha colpito fin dalla prima volta che l'ho letto.
Tempo permettendo, vorrei rileggere L'ombra del vento per recensirla con più obiettività, l'ultima lettura risale a tanto tempo fa e per quanto conservi un bellissimo ricordo temo di perdermi qualcosa, quindi preferisco rileggerlo e poi scrivere la recensione.
Adesso quindi parlerò di un altro libro, che reputo altrettanto bello.

Trama
Barcellona, fine anni Settanta. Oscar Drai è un giovane studente che trascorre gli anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città catalana. Colmo di quella dolorosa energia così tipica dell'età, fatta in parti uguali di sogno e insofferenza, Oscar ama allontanarsi non visto dalle soffocanti mura del convitto, per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero. In occasione di una di queste fughe, il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno, un antico grammofono suona un'ammaliante canzone per voce e pianoforte. Nel momento in cui sottrae l'oggetto e scappa, è sopraffatto da un gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Qualche giorno dopo tutto gli apparirà tanto chiaro quanto splendidamente misterioso. Tornando sui suoi passi per restituire il maltolto, infatti, Oscar incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore German. E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più amata: segreti che lo spingeranno non solo alla più lunga fuga mai tentata dal detestato collegio, ma anche verso l'irrevocabile fine della sua adolescenza.

Trovo che la scelta del titolo sia giusta e azzeccata, anche se può apparire un pò scontata. Tuttavia il protagonista principale e la voce narrante è Oscar.


Oscar è un ragazzo come tanti che un bel giorno vede completamente cambiare la sua vita.
Drastico? Esagerato? No, per niente perchè Oscar si troverà in una situazione che nemmeno credeva possibile e che lo farà scoprire anche qualcosa su se stesso aiutandolo a diventare anche più sicuro e più coraggioso.
Tutto questo però non succede di colpo, ma quando incontra Marina.
Questa ragazza così misteriosa, bella e lontana suscita subito l'interesse di Oscar. Attirato prima dalla sua musica, poi dalla casa e poi da lei, ben presto la vita tranquilla e monotona di Oscar cambia di colpo.
Oscar è il classico bravo ragazzo che è impossibile non trovare simpatico, mentre Marina rappresenta la ragazza misteriosa e tenebrosa che sembra nascondere mille segreti.
Le loro vite si intrecciano in un susseguirsi di avventure e misteri, che verranno celati a poco a poco, fino ad arrivare alla tanto desiderata verità.
Come non immergersi facilmente nella storia a questo punto, misteri e segreti, una nuova amicizia e tanta avventura sembrano gli ingredienti perfetti e questo mix mi ha colpita da subito.
Ho apprezzato molto il loro legame creato quasi dal nulla che diventa importante e forte in pochissimo tempo, come se entrambi stessero aspettando quel momento per poter liberarsi dalla vecchia vita e scoprirne una nuova.

Lo stile di Zafon è scorrevole, veloce e subito intrigante. Ti lascia incollato alla pagine senza aver voglia di smettere, è uno stile semplice ma non per questo meno di impatto.
Il mistero che aleggia in tutta la storia la rende ancora più interessante, ma non solo. Ci sono delle descrizioni di luoghi, in questo caso di Barcellona, che ti lasciano immergere nella storia come se facessi parte della storia e trovo che questa particolarità sia molto bella e che non tutti hanno.

La storia è ricca di azione, mistero e segreto eppure riesce a dare il giusto spessore a questi due ragazzi che rappresentano la colonna portante dell'intero libro.

Non sono un'amante dei gialli, eppure questa storia a un certo punto mi è sembrata uno di quei gialli da scoprire dove niente è come sembra e dove non bisogna dare niente per scontato.

Valutazione 4/5







16 commenti:

  1. Ricordo che Marina fu uno dei miei preferiti romanzi di Zafón anche se è difficili dire quali siano i meno belli. Io adoro questo scrittore. Questa recensione mi ricorda che devo ancora leggere il labirinto degli spiriti, magari dopo gli esami! Un bacione Susy 😘

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Rosalba,
      anch'io devo leggere ancora l'ultimo e spero mi piaccia come gli altri.
      Un abbraccio!

      Elimina
  2. Intrigante, lo voglio leggere davvero. Grazie della dritta :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo forse potrebbe essere il giusto consiglio per te ;)

      Elimina
  3. Ciao Susy, Marina è il libro che apprezzo maggiormente, oltre a quelli della serie di Il Cimitero dei libri dimenticati, perché rappresenta il passaggio per Zafon (l'adoro anche io) dalla narrativa giovanile a quella adulta, una via di mezzo quindi.
    Ho bei ricordi di questo libro, mi è piaciuto tanto :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo su tutto Maria. Ricordo bene la tua recensione e quindi so che questo autore ti piace molto :)

      Elimina
  4. Buongiorno Susy, io purtroppo sono una voce un po' fuori dal coro: Ho letto MArina circa cinque anni fa, ma proprio non mi ha lasciato un bel ricordo. Sto leggendo proprio adesso la serie del cimitero dei libri dimenticati (stupenda), ma probabilmente dovrei rileggere Marina, e sopratutto aspettarmi cose diverse. chissà, magari un giorno...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Baba,
      bhe io penso sempre che la bellezza dei libri è anche questa. Ad ognuna lascia emozioni e sensazioni diverse e quindi rispetto la tua idea.
      A me è piaciuto anche se reputo L'ombra del vento un gradino sopra. Ancora non ho letto l'ultimo libro però! Spero di farlo presto

      Elimina
  5. Susy, che bello che tu abbia recensito proprio questo libro! Pensa che un mio amico me lo ha appena consigliato perché di Zafon per ora ho letto e recensito solo "L'ombra del vento" che ho letteralmente adorato. Con la tua recensione penso tu mi abbia proprio convinta a leggere anche Marina, che sembra avere gli stessi ingredienti che avevo amato dell'altro romanzo di Zafon.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Annamaria!
      L'ombra del vento è stupendo, la storia qui è diversa ma si vede che lo stile è lo stesso quindi spero ti piaccia e appena scrivi una recensione verrò a vedere ;)

      Elimina
  6. Amo Zafon, Susy!!! E anche io voglio rileggere l'ombra del vento che mi aveva appassionata tantissimo! Non avevo molto preso in considerazione Marina quando era uscito, ma mi fido del tuo parere e lo metto in wl! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Nik,
      Penso che L'ombra del vento sia nettamente superiore. Questo libro però mi è piaciuto molto, quindi spero piacerà anche a te ;)

      Elimina
  7. ciao Susy, io di Zafon ho letto L'ombra del vento e ho ancora il blocco. Non mi è proprio piaciuto il suo stile, ma credo di essere l'unica, in generale è piaciuto tanto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Chiara.
      Oh davvero? Bhe mi dispiace,io invece lo trovo molto bravo ma si sa è solo questione di gusti ;)

      Elimina
  8. Mi ero persa questa recensione! Amo Marina, nonostante non lo si possa classificare perfetto! L'ho riletto per la quarta volta qualche giorno fa, in un occasione di un gruppo di lettura, e rileggerlo è stato come trovare una vecchia amica 😊 Sono felice sia piaciuto tanto anche a te! 😊😊

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Gresi,
      Quanto ti capisco, rileggere un libro trasmette sempre emozioni diverse ed è sempre bello farlo quando un libro ci colpisce in modo profondo.
      A me è piaciuto per quanto non sia il mio genere preferito, ma trovo l'autore molto bravo

      Elimina