martedì 19 dicembre 2017

Recensione: Lupo di primavera di Pitti Duchamp

Ciao a tutti amici lettori.
Stiamo ormai avvicinandoci sempre più alla giornata più bella dell'anno, bhe direi che in realtà il periodo è il più bello dell'anno - almeno per me - e quindi tutto questo mese è intenso e molto bello.
E' ancor più bello quando si scoprono letture interessanti come quella che ho appena finito.

Trama

Regno di Sardegna - Stato Pontificio - Regno delle Sicilie 1948-1949Un incrocio di sguardi basterà a cambiare il destino di Sebastiano della Spada e Francesca Mastai Ferretti. Lui, nobile di antico lingnaggio, occhi magnetici e fisico atletico, amico fraterno di Vittorio Emanuele di Savoia, si batte per un'Italia unita. Lei, pupilla di Papa Pio IX, bellezza minuta dall'animo candico e la mente brillante, è costretta a fuggire da una città, Roma, che ha cacciato Sua Santità per sperimentare la laicità della Repubblica romana in seguito alla guerra scatenata proprio dal Re Savoia. Saprà il Conte Sebastiano della Spada Alabardi, erede del marchesato di Monteverde, scegliere tra l'ubbidienza al suo sovrano e la passione sfrenata per l'incantevole marchiana nipote del Papa? E lei si abbandonerà senza resistenze all'amore o si incamminerà alla ricerca di una sua identità? Sullo sfondo delle rivolte della "primavera dei popoli" che sconvolsero l'Europa e l'Italia, un racconto d'amore contrastato, una storia di passioni politiche che coinvolge alcuni dei grandi personaggi che hanno costellato le vicende italiane.
Era da un pò che non mi immergevo in un romanzo storico e quello di oggi mi è piaciuto davvero molto che l'ho praticamente divorato non appena ho iniziato a leggerlo.


Premetto subito col dire che per quanto questo libro faccia riferimento ai protagonisti dell' L'Arabesco (cliccare sul titolo per la recensione) si può tranquillamente leggerlo da solo perchè ogni storia di Pitti è autoconclusiva.
Ho letto ormai tutti i libri di Pitti su questo periodo storico e ammetto di aver sempre trovato qualcosa che non mi convinceva nelle sue storie per puro parere soggettivo. Nel complesso però le mie valutazioni sono sempre state positive perchè mi piace molto il modo di scrivere dell'autrice soprattutto nel trasportarci in un'epoca diversa con molta semplicità e velocità.
In quest'ultimo libro tutte le mie rimostranze sono state spazzate via, credo che sia il suo migliore libro di quelli che ho letto finora (parere nuovamente soggettivo ovviamente) perchè ho trovato tutto quello che mi piace in una storia e come dicevo prima, appena l'ho cominciata non sono riuscita più staccarmi.

La storia è nuovamente narrata in terza persona e i protagonisti questa volta sono Sebastiano e Francesca. Se Sebastiano provenie da una famiglia che i fedeli lettori di Pitti conosceranno, i Della Spada, Francesca è invece una giovane donna del tutto estranea al mondo dei nobili per quanto abbia un nome importante: è infatti la nipote di Papa Pio IX.
Cosa ci fanno insieme un nobile e la pupilla del Papa? Cos'hanno in comune?
All'apparenza ben poco, ma il loro primissimo incontro li segna in modo indelebile anche se entrambi cercano di non pensarci. Il loro secondo incontro li lega in maniera indissolubile e successivamente niente sarà come prima.
La loro storia non sarà facile perchè la strada per raggiungere la felicità sarà dura e piena di ostacoli ma con caparbietà e tanto amore riusciranno ad avere un lieto fine meritato e pieno di gioia.
Ho apprezzato moltissimo i due personaggi che si completano, si sostengono, si amano con tutto il loro cuore in ogni occasione. Nessuno dei due è perfetto, commettono degli errori e questo me li ha fatti apprezzare ancora di più perchè li ho visti più veri, quasi reali e affezionarmi alla loro storia è stato molto semplice.
Mi è piaciuto moltissimo il legame che Sebastiano ha con la sua famiglia e il personaggio di Alida, sua madre, che devo dire in questo secondo libro mi è piaciuta di più e ho apprezzato il sentimento bellissimo che lega Francesca per il suo caro zio nonostante le divergenze di opinioni.


Con uno stile scorrevole, lineare e mai noioso Pitti ci trasporta in un'epoca lontana dove niente era facile, dove il Re e la Chiesa avevano un valore molto importante e schierarsi da parte stare era davvero complicato. Francesca e Sebastiano compiranno le loro scelte non a cuor leggero perchè non solo condizioneranno la loro vita ma anche di quelli che stanno loro accanto.

Nuovamente ho apprezzato il modo di Pitti di raccontarci di un'Italia forse non per tutti conosciuta attraverso una vera storia d'amore che magari ce la fa trovare più interessante. Ho trovato interessanti come sempre anche le sue note alla fine del libro che spiegano meglio il contesto storico in cui si racconta la sua storia.
Mi piace inoltre il modo in cui Pitti valorizza la figura femminile in ogni sua storia nonostante la donna a quei tempi non fosse considerata tantissimo e ho apprezzato stavolta tantissimo il titolo del libro che si adatta perfettamente alla storia.

Decisamente è un libro che consiglio non solo per gli amanti del genere storico, ma anche di quelli che vogliono cimentarci con il rosa di altri tempi per la prima volta.
Una storia semplice, bella e appassionata che mi è piaciuta davvero tanto.

Ringrazio l'autrice per avermi inviato una copia digitale del libro

Valutazione 4/5






6 commenti:

  1. Grazie Susy! Felice di averti soddisfatto!

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    1. E' stato un vero piacere leggerti, questa volta ancora di più. Come ti ho già ampiamente detto, questa storia mi è piaciuta moltissimo

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  2. non sono un'amante dello storico ma le tue parole mi stanno tentando

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    1. Ciao Chiara,
      non è uno storico pesante quindi forse potrebbe piacerti

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